Zone umide nelle isole italiane

La Baia di Cala Volpe è una baia poco profonda modellata e alimentata dal ruscello che sfocia nell'omonima spiaggia. La località ha dato il nome al famoso albergo a cinque stelle progettato da Jacques Couelle, costruito sul lato destro della foce e che si affaccia su di una baia naturale, attualmente conosciuta come uno dei porticcioli più rinomati del complesso turistico denominato "Costa Smeralda". Tali profonde modificazioni del territorio, unite a quelle retrostanti per la realizzazione del Pevero Golf Club, lasciano solo immaginare la potenziale vegetazione naturale che poteva esserci prima dello sviluppo turistico della zona. La presenza di Limbarda crithmoides e Halimione portulacoides, indicano il potenziale habitat 1420-Praterie e fruticeti alofili mediterranei e termo-atlantici (Sarcocornietea fruticosi), unita a quella del 1410-Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi) per la presenza di formazioni dominate da Juncus acutus e, più a monte, del 6420-Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio-Holoschoenion, per l'attuale co-dominanza di Schoenus nigricans. Seppur non inserita in una naturale dinamica seriale della vegetazione, è chiara invece la presenza a margine dell'habitat 5330-Arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici, con la potenziale evoluzione a microboschi di olivastro, riferibili all'associazione Myrto communis-Oleetum sylvestris e all'habitat 9320-Foreste di Olea e Ceratonia. Si riporta la presenza di alcuni esemplari di airone cinerino (Ardea cinerea) durante il monitoraggio. L'intera area non è sottoposta ad alcuna tutela. [Monitoraggio effettuato da: M. Fois, A. Cuena, 05.03.2019]