Zone umide nelle isole italiane

La Foce del Riu di Siniscola - Sa Pischera è il “gemello minore” della Foce Rio Posada (ITG25SAR1279). Rispetto a quest’ultimo, il sito si trova più a Sud, all’interno del Comune di Siniscola e, più precisamente tra le frazioni di La Caletta e Santa Lucia. Il sito si colloca su una superficie estesa parallelamente alla fascia litorale ed è principalmente alimentata dalle acque del Riu di Siniscola che, sfociando a mare in questo punto, mostra caratteristiche di salinità salmastra. Lo scambio con le acque marine avviene in diversi punti e a intermittenza, a seconda degli apporti di acque dolci e del livello dell’invasi. Questa variabilità naturale è specialmente evidente nel settore più a Sud e meno modificato, mentre lo sbocco a Nord, in corrispondenza dell’abitato e porticciolo de La Caletta è cementificato con il fine principale di limitare il rischio idrologico che potrebbe interessare gli edificati a ridosso della foce. La vegetazione lacustre è rappresentata dall’associazione a Ruppia maritima e Chaetomorpha linum (Chaetomorpho-Ruppietum), con presenza comune di Enteromorpha sp. (diffuse soprattutto nell’area stagnale). La vegetazione forestale del greto del rio è una boscaglia in cui dominano oleandri e tamerici della classe Nerio-Tamericetea, riferibili all’habitat 92D0, con inclusioni di taxa riferibili ad habitat ripariali meno tipicamente costieri o alofili, quali Alnus glutinosa o Oenanthe crocata. Nei ristagni d’acqua dolci o salmastri, si sviluppa la vegetazione palustre, caratterizzata dal Typho angustifoliae-Phragmitetum australis a contatto con praterie a elofite, quali Bolboschoenus maritimus e Scirpoides holoschoenus. Di particolare interesse sono anche gli habitat dunali che fanno parte integrante del sistema, quali una pineta riferibile all’habitat prioritario 2270*, che è però probabilmente andata a sostituire l’originale ginepreto del 2250*. Le minacce che gravano sull’area sono, come spesso accade in questi contesti di spiaggia, legati all’espansione urbanistica e allo sfruttamento del turismo estivo. L’area, sebbene risenta di tali minacce solo in alcune porzioni, specialmente concentrate nelle due estremità e in prossimità dei centri abitati, meriterebbe comunque maggiore attenzione. Nonostante il notevole valore paesaggistico e ambientale, il sito non è oggetto di alcuna misura di protezione in atto. [Monitoraggio in campo: M. Fois, A. Cuena, 14.06.2020]