Zone umide nelle isole italiane

L’ invaso Nasca o Bacino dell’acquedotto, è un invaso artificiale d’acqua dolce posto a nord ovest dell’isola di San Pietro, a pochi metri dalla costa a strapiombo sul mare, in prossimità di Punta Stea e Punta Senoglio. Il bacino, creato attraverso la realizzazione di una diga in cemento, raccoglie le acque ad uso agricolo e civile provenienti dal Canale di Stea. In sua prossimità, è stata inoltre realizzata una centrale eolica che presumibilmente fa uso delle stesse acque. La vegetazione che caratterizza questo ambiente naturale fortemente modificato è variegato e comprende le tipiche ripariali e palustri quali Arundo donax, Typha angustifolia, Carex sp.pl. e Tamarix africana che si alternano, in contesti più naturali, con i prati umidi di Mentha pulegium, Glebionis segetum, Juncus articulatus o Centaurium pulchellum. L’influenza dello spray marino che in queste coste esposte al maestrale è particolarmente intenso, favorisce l’instaurarsi di alcuni elementi alofili, come Juncus subulatus, Limbarda crithmoides o Frankenia hirsuta mentre, a margine, si insedia una vegetazione rupicola e xerofila di particolare interesse con elementi endemici e/o poco comuni come Bellium crassifolium, Lysimachia monelli o Seseli praecox. Dal punto di vista faunistico e non solo, si segnala la presenza di numerose specie alloctone invasive quali Agave fourcroydes e le prime recenti segnalazioni per l’isola del pesce gatto (Ameiurus melas) e di Trachemys scripta (Battisti 2017). L’intero sito ricade all’interno della Zona speciale di conservazione (ZSC), identificata dal codice univoco ITB040027- Isola di San Pietro. [Monitoraggio in campo: M. Fois, A. Cuena, 07.06.2019]