Zone umide nelle isole italiane

La Cava Bruncu Arrubiu 2 è composto da una serie di invasi artificiali creato intorno agli anni ‘70, per escavazione, e fa parte di un complesso di cava dell’agro di Ussana, ai piedi del versante settentrionale di Bruncu Arrubiu e a circa due chilometri a sud dello stesso centro abitato. I punti dove l’acqua permane per l’intero anno, con profondità variabili che raggiungono un massimo di alcuni metri, sono circondate lungo le sue sponde da Tamarix africana, Phragmites australis e Typha angustifolia. Di notevole interesse in questi ambienti di acque temporaneamente inondate è Schoenoplecturus litoralis, cyperacea molto rara nell’isola ma diffusa nel complesso di laghetti dell’agro di Ussana e che preferisce i suoli ultrafemici saturi e inondati stagionalmente. Specifica degli stessi suoli, ma in situazioni meno umide, vegeta inoltre un Limonium del gruppo “virgatum” al giorno d’oggi non ancora definito a livello specifico. Più lontano dalle rive, vegetano graminacee perenni quali Oloptum miliaceum e Ampelodesmos mauritanicus, riferibili all’habitat 5330. La raganella sarda (Hyla sarda) appare molto frequente nel sito tanto che anche nel periodo invernale è facile ascoltarne il gracchiare. L’area umida, nella quale si pratica la caccia, è parte del contesto più vasto di Francischettu, località in cui si estraeva l’argilla sfruttata dagli anni ’60, sino agli anni ’80, dalle fornaci di laterizi di Ussana, conosciute in zona anche come “La ceramica”. Link Sardegna abbandonata: https://www.sardegnaabbandonata.it/fornaci-di-laterizi-picci-ussana/ Il sito è frequentato da numerosi cacciatori. [monitoraggio effettuato da: M. Orrù 27.04.2018; M. Fois 23.12.2020]