Zone umide nelle isole italiane

Il Pauli S. Lussorio è una zona paludosa naturale posta nell’agro fra Selargius (Comune al quale appartiene) e Monserrato. Un tempo naturalmente inondata, fu successivamente oggetto di intense bonifiche che portarono l’area ad essere utilizzata in agricoltura, per poi essere, da una parte, riconvertita ad uso residenziale e, dall’altra, lasciata ai processi di rinaturalizzazione. La risultante è un’area che, sebbene soffra delle prevedibili pressioni antropiche, quali la presenza di taxa alloctoni,i rifiuti domestici e il probabile scarico di scarico di reflui domestici od assimilati, appare d’interesse naturalistico, tanto che un sentiero che lo attraversa è regala il privilegio di poter ammirare le specie ornitiche locali all’interno di un contesto urbano. A questo, si aggiunge una flora non particolarmente rara ma d’interesse, con alcune essenze termo-xerofile non molto comuni, come la Centaurea sicula e una folta e scenica popolazione di Onopordum macracanthum. Il sito inoltre riveste un interesse storico e archeologico per la presenza della chiesa romanica di San Lussorio e vicino alla zona archeologica di Su Coddu. L’edificazione del nucleo originario del tempio dovrebbe risalire al V secolo d.C. anche se non mancano pareri discordanti in proposito: l’archelogo Cao ritiene che si possa addirittura retrodatare al 300, ovvero al periodo di Diocleziano (https://www.comune.selargius.ca.it/sitoistituzionale/il-comune/luoghi-di-culto/4834-san-lussorio.html). Per tali motivi appare di notevole importanza la conservazione e valorizzazione di tali ambienti naturali, evitando l’ulteriore introduzione di taxa alloctoni attraverso la costituzione di parchi urbani che vadano a sostituire contesti ecologici da preservare. Tale attitudine potrebbe diversamente valorizzare la zone che potrebbe fungere da fulcro per azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale, oltre che di attrazione turistica. [Monitoraggi in campo: M. Fois, A. Cuena, 12.05.2020; 30.12.2020]